24 ott 2018

Budget 10% anche all’Università del Sannio


ADI Benevento è nata dall'esigenza da parte di un gruppo di dottorandi dell’Università del Sannio di raccogliere informazioni riguardo il cd. “Budget 10%”. Grazie anche alle nostre sollecitazioni, da quest'anno l'UniSannio ha stanziato dei fondi destinati alla sua copertura.


Cos’è il “budget 10%”?
Sulla base di quanto previsto dall'art. 9 comma 3 del DM 45/2013 (LINK)  “a decorrere dal secondo anno a ciascun dottorando è assicurato, in aggiunta alla borsa e nell'ambito delle risorse finanziarie esistenti nel bilancio dei soggetti accreditati a legislazione vigente, un budget per l'attività di ricerca in Italia e all'estero adeguato rispetto alla tipologia di corso e comunque di importo non inferiore al 10% dell'importo della borsa medesima. Se il dottorando non è valutato positivamente ai fini del rinnovo della borsa, ovvero rinuncia ad essa, l'importo non utilizzato resta nella disponibilità dell'istituzione, per gli stessi fini”.
Si tratta, quindi, di un budget individuale che può essere utilizzato dal dottorando per far fronte alle numerose e talvolta impreviste spese legate all’attività di ricerca sia in Italia che all’estero. Il suo importo è pari al 10% della borsa di studio e rappresenta una soglia minima che deve essere garantita a partire dal secondo anno di dottorato. Essendo una soglia minima, il dottorando ha il diritto di investire entro la fine del suo percorso di formazione tutta la cifra messa a disposizione, a meno che non sia valutato negativamente per il rinnovo della borsa di studio ovvero rinunci ad essa.

A chi spetta?
Il Budget 10% spetta a tutti i dottorandi con e senza borsa, secondo quanto stabilito dalla Nota ministeriale del 14/04/2017 (requisito A6 II) avente come oggetto le linee guida per l’accreditamento dei corsi di dottorato (LINK).
Per quanto riguarda il budget 10% per i dottorati innovativi, nel rispetto della normativa nazionale PON R&I 2014-2020, Asse I “Investimenti in Capitale Umano” - Azione I.1 “Dottorati innovativi con caratterizzazione industriale”, viene riconosciuto il “40% dei costi ammissibili” che include anche la quota del 10% dell’importo della borsa percepita dal dottorando e a questo destinata a partire dal secondo anno per sostenere l’attività̀ di ricerca in Italia e all'estero.

Quali spese sono ammesse?
Il budget può essere utilizzato per esigenze congrue con le finalità del corso di dottorato, nel rispetto di quanto previsto dai regolamenti vigenti in materia di dottorato, nonché delle norme di contabilità pubblica e dai regolamenti di Ateneo. Solitamente, dai decreti rettorali risultano essere ammissibili  le seguenti tipologie di spese:

1. mobilità della ricerca, sia in Italia che all'estero;
2. iscrizione a convegni, sia in Italia che all'estero;
3. iscrizione a corsi di formazione, a summer o winter school, a corsi di lingua;
4. acquisto di materiale bibliografico e strumentale;
5. pubblicazioni.

Essendo destinato ad attività di ricerca sia in Italia che all'estero, il budget andrebbe considerato cumulabile con la maggiorazione del 50% della borsa prevista per periodi di studio all'estero (D.M. 45/2013, art. 9 comma 2).

Come usufruire di questo budget?
La normativa vigente (DM 45/2013) lascia agli Atenei e ai relativi dipartimenti la possibilità di redigere regolamenti e linee guida proprie riguardo le procedure da seguire per l’utilizzo di questo budget, aumentando di conseguenza la discrezionalità tra le varie università del territorio nazionale. In linea generale, il dottorando dovrebbe richiedere per via scritta al Direttore del Dipartimento e/o al Coordinatore del Corso di Dottorato un’autorizzazione a compiere la spesa. Una volta verificata la copertura economica da parte del Responsabile amministrativo, la spesa viene autorizzata compatibilmente con i regolamenti vigenti e il dottorando potrà richiedere il rimborso a piè di lista.

...e all’UniSannio?
Come emerso da una recente indagine dell'ADI - Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani (LINK), alcune università non erogano il 10% aggiuntivo sul budget di ricerca o ne limitano l’utilizzo. Altre si rifiutano, invece, di riconoscere il diritto all'accesso a questi fondi extra per i dottorandi non borsisti, quando invece le linee guida del MIUR lo prevedono (Nota ministeriale del 14/04/2017). La sede locale ADI Benevento è nata proprio dall'esigenza da parte di un gruppo di dottorandi dell’Università degli Studi del Sannio di raccogliere informazioni riguardo la situazione del budget 10% presso il proprio Ateneo. Grazie anche alle nostre sollecitazioni, da quest’anno l'UniSannio ha stanziato dei fondi destinati alla copertura del budget 10% per tutti i dottorandi! Tuttavia, a causa dell’assenza di ben definite linee guida, molti dottorandi non riescono ancora ad aver accesso a questo fondo e, dinanzi a difficoltà di carattere burocratico, continuano a brancolare nel buio impossibilitati a pianificare nel modo opportuno le proprie spese per la ricerca.

Cosa propone ADI Benevento?
ADI Benevento, in collaborazione con il consiglio nazionale ADI e con le Aree Tematiche, sta elaborando una bozza di linee guida redatta sulla base di una meticolosa ricerca sulla gestione del budget 10% degli Atenei italiani, già proposta ad alcuni referenti di Ateneo. In questa bozza sono state indicate le linee di indirizzo, le modalità di richiesta autorizzazione e di rimborso (con fac-simile dei moduli), la misura ed i limiti di spesa secondo quanto riportato nella GU n. 132 del 2011 (LINK).
In particolare, ADI Benevento, nella definizione del documento, ha voluto sottolineare alcuni aspetti salienti delle proposte avanzate:

  • il budget deve essere garantito a tutti i dottorandi con e senza borsa
  • Per materiale strumentale deve essere inteso il materiale di consumo che può essere acquistato con il budget del dottorando solo se il Fondo di Funzionamento Ordinario del dipartimento non ne prevede la copertura
  • Il budget del secondo anno dovrebbe essere cumulabile con quello del terzo, permettendo al dottorando di gestire la somma in base alle specifiche esigenze
  • Il budget 10% dovrebbe essere cumulabile con la maggiorazione 50% per attività di ricerca all'estero
  • per mobilità si devono intendere tutte quelle attività di ricerca che si svolgono al di fuori della sede di appartenenza
  • L’autorizzazione alla mobilità deve intendersi obbligatoria, indipendentemente dalla possibilità di essere rimborsati o meno, al fine di garantire la copertura assicurativa al dottorando
In attesa di ulteriori aggiornamenti, ADI Benevento chiede a tutti gli interessati di contribuire con idee e proposte alla stesura di questo documento. Inoltre ADI Benevento mette a disposizione di tutti i dottorandi e degli uffici dell'UniSannio le proprie competenze e risorse umane per una costruttiva collaborazione ed invita dottorandi e dottori di ricerca (afferenti o meno all'Ateneo) a seguirci e a partecipare alle attività di ADI.

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